Lo spreco alimentare rappresenta una delle sfide più urgenti per un sistema alimentare più sostenibile. Ogni anno, tonnellate di cibo perfettamente commestibile vengono buttate, generando costi ambientali, economici e sociali. Affrontare questa criticità a livello locale permette di costruire soluzioni più mirate ed efficaci.
Le politiche territoriali possono svolgere un ruolo chiave nell’attivare filiere del recupero, nel promuovere buone pratiche presso ristoranti, mercati e famiglie, e nel supportare iniziative come le “doggy bag” o il recupero delle eccedenze a fini solidali. La progettazione di queste misure richiede però dati aggiornati, confronto tra realtà e strumenti replicabili.
È proprio in questo contesto che il modello proposto da Onfood Atlas si rivela utile: permette di visualizzare in modo comparato le politiche attive sul territorio e di mettere in rete le esperienze più virtuose, generando una conoscenza condivisa.
Dare visibilità a queste azioni locali non solo rafforza il riconoscimento istituzionale delle food policy, ma stimola anche altre amministrazioni a intraprendere percorsi simili. Il confronto tra territori favorisce l’apprendimento reciproco e riduce i tempi e i costi di sperimentazione.
Ridurre lo spreco alimentare significa anche valorizzare il cibo come bene comune, promuovendo un diverso rapporto tra produzione, distribuzione e consumo. Le politiche locali sono il primo passo concreto per rendere possibile questo cambiamento.